giovedì 18 febbraio 2016

LA COSA DELL'ACQUA



Si va bene, però questa storia dell'acqua calda e di quella fredda è una solenne fregatura no?

Adesso, a uno gli può capitare pure di mettere il ditino per errore sotto il rubinetto sbagliato, ci sta, diamine, che sarà mai! Ti curi la scottatura, un po' di olio d'oliva come diceva la nonna, al limite una spalmatina di Foille e in qualche giorno sei a posto.

'sta cosa che poi ti devi portare appresso la paura dell'acqua, e non solo di quella calda ma pure di quella fredda, è una clausola vessatoria intollerabile! Come dire cornuti e mazziati.

Questo per dire che il passato non ci abbandona mai completamente.

Certe cose possono essere metabolizzate, superate, masticate tritate e vivisezionate, puoi fartene una ragione, puoi accettarle ed andare avanti... ma dimenticare è altra cosa.

Dimenticare, o ti viene l'alzheimer, o ciccia.

Se hai vissuto in passato situazioni dolorose il rischio che non ti abbandonino mai è concreto e reale, per quanto tu faccia. Anche se ne sei uscita (o quanto meno ne sei convinta), anche se ne sei uscita a testa alta, anche se sei fiera del lavoro compiuto e del fatto che non ti sei lasciata sopraffarre, come si dice? A volte ritornano.

Ed è davvero seccante perchè quando lo fanno, non riesci più a goderti come dovresti la tua conquistata meritata stupenda acqua fresca per paura che possa farti di nuovo male.

Dopotutto è già successo no?
Ti sei già lasciata cogliere impreparata e magari non una sola volta, ingenuotta che non sei altro. Quindi chi ti dice che non possa accadere ancora? Specialmente se - diciamo così - i rubinetti sono sotto il tuo controllo soltanto parzialmente?

Questo non va decisamente bene.
Decisamente.
Come se ne esce? Idee?










11 commenti:

  1. mmm... dipende da quanto è profonda e da quanto si è riemarginata la ferita.
    è sfibrante ma l'unica è continuare a guardare in faccia la paura, chiamarla col suo nome e darle del tu. non conosco altro modo per ridimensionarla il più possibile.
    forse il perdono. perdono per ciò che ci ha fatto male e per noi stessi che ci lasciamo ancora toccare. se il perdono ci arriva dentro, la paura fa meno male.
    ecco, sì, il perdono.

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    1. Discorso complesso. E purtroppo perdonare DAVVERO non è così semplice, né gli altri ne tantomeno noi stessi.

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    2. lo so benissimo. io ho fatto un grandissimo lavoro per "perdonare" il mio rapporto con la mamma. ma lei non riesce a fare la stessa cosa, per sé né per gli altri. e infatti tira fuori cose vecchissime. ma davvero vecchissime.
      ma ora non mi feriscono più, praticamente.

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  2. Puffola, non me lo dire....

    ancora la fantomatica collega S ...
    e che roba é !?

    Un giorno troverai una foto in topless della collega S sul cellulare di G e saranno cazzi amari .. ma so giá che lo perdonerai, pensa al ninnolo e al PG ... sarebbe un dramma.

    Saluti

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    1. no no questo post parla di pura paranoia, non di fatti accaduti recentemente.

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    2. Quindi il GG é innocente come un angioletto stavolta ?

      Stai mettendo le mani davanti :-)

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    3. Ahahah, beh lo è... Per quanto ne so ;-)

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    4. E vai di CarCan!!!!
      Non sai cos'è????
      Basta leggere Topolino!!!!!
      PS questa sì che è cultura!!!!
      PPS: dell'acqua non ci si scorda mai - sottile doppiosenso!Colto????

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  3. Se trovi il modo di dimenticare, fammelo sapere.
    Io sto curandomi un'ustione estesa di terzo grado...

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