giovedì 16 gennaio 2014

E CHE CAZZO!

C'è un povero mendicante che incontro quasi tutti i giorni in corso BAires.
E' veramente male in arnese, poveraccio, cammina con due stampelle ha le gambe rovinate e gli occhi non promettono nulla di buono.

Cammina per il corso in senso contrario alla folla e chiede a tutti una moneta.

Ora, io non sono una persona particolarmente insensibile, ma se dessi 50 centesimi a tutti quelli che me lo chiedono alla fine del mese andrei in rosso. A questa persona non ho mai allungato nulla. Proseguo di solito diritta per la mia strada, senza rispondere alle sue domande ripetute come un mantra senza rivolgersi a nessuno in particolare,  anche perché lo incontro quando esco dall'ufficio e sono di corsa per arrivare alla scuola del Nin.

Ieri l'ho incrociato.

- Scusa hai una moneta? Scusa hai una moneta? Scusa hai una moneta?

E io per la prima volta ho risposto "no".

E lui, seccato: non dire palle.

NON-DIRE-PALLE.

Cioè, dico.
Non sono certo una di quelle persone che pensano che se uno è povero se lo merita, che uno che mendica è inferiore in qualche senso a me o agli altri che lavorano, o che giudica gli altrui stili di vita. Ci mancherebbe.

Ma non dire palle???

Ecco quella risposta così acida, così seccata mi ha fatto venire voglia di tirare una pedata alle stampelle e lasciarlo li lui le sue monete e le sue palle. E che cazzo.

Forse dopotutto SONO una persona particolarmente insensibile.

4 commenti:

  1. Ultimamente ne incontro tanti all'uscita del super, si mettono dove sono i carrelli e tu che vai a riconsegnar lo non puoi dire che non hai moneta. Bhe in questi casi io non do nemmeno un centesimo, mi sembra bracconaggio e mi fa incazzare.

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  2. .... quelli all'area carrelli del supermercato sono i peggiori, perchè ti seguono fino all'auto per prenderti il tuo euro...
    :/

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