lunedì 4 giugno 2012

COMUNICARE.

La comunicazione è fondamentale.
E' la base, la vita, la struttura stessa dei rapporti sociali.
E' quello che ci ha consentito di diventare la specie dominante di questo pianeta (insieme allo straordinario pollice opponibile).

Quando comunichiamo, però, ci conviene tenere presente alcune cose:

1. Siamo davvero comprensibili? Stiamo comunicando efficacemente, o stiamo solo mettendo in fila una serie di emotività che potrebbero risultare inintelliggibili al nostro interlocutore?

2. Il nostro interlocutore ha gli strumenti per capire? Glie li abbiamo forniti? Che so un contesto, un esempio, qualcosa che lo possa mettere in grado di venire a capo della faccenda, anche nel caso in cui il punto 1 non vensse pienamente rispettato?

3. La nostra comunicazione, è davvero indispensabile? Abbiamo valutato attentamente che sia una comunicazione positiva, qualunque sia il contenuto del messaggio?

4. Abbiamo svuotato la nostra mente da qualunque possibile aspettativa, preconcetto, idea sulla risposta che riceveremo? Siamo aperti e pronti a qualsiasi tipo di risposta? (ogni comunicazione comporta una dose di rischio)

Inoltre, perchè una comunicazione sia efficace, conviene:
- tenere in massima considerazione le aspettative dell'interlocutore e il suo carattere.
- provare il discorso in anticipo, per essere fluidi e controllare l'esposizione stessa, invece che lasciare che lei controlli noi. L'improvvisazione è rischiosissima.
- guardare l'interlocutore direttamente, per valutare le sue reazioni.
- controllare la propria emotività

Tutto questo, per evitare di parlare alla cazzo, e ritrovarsi nei giorni successivi a camminare sulle uova.


10 commenti:

  1. vista la mia predisposizione a parlare rapidamente e dando per scontato il retroterra culturale elevato di chi mi ascolta, direi che - se non applicassi criteri tipo quelli da te esposti!- sarei la regina della comunicazione a cazzo!

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  2. Guarda, ti dirò. Io ci metto del mio eh, su questo non ci piove...... Ma se qualche volta anche qualcun altro si ricordasse di mettere qualche soggetto qua e la nelle frasi, magari capirei un po' di più e non risponderei alla cazzo.

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  3. Ostacolo per me insormontabile (in diverse situazioni): "controllare la propria emotività".
    Perchè a volte c'è gente che il linguaggio V.M.18 te lo tira fuori di gola con le pinze...

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  4. Oh sì! Io i discorsi in anticipo me li preparo anche, ma chissà perchè poi finisco sempre col dire tutt'altro!...

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  5. Direi che basterebbe un'attenta valutazione del punto 3 per starsene zitti più spesso e tenersi lontani dai guai..

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  6. Bel post, e hai abbastanza ragione su tutto.Pure io mi interrogo spesso su questi quesiti, ma sai che ti dico?
    che alcuen volte, ad esempio, molte persone gli atrumenti per capire li hanno, molte volte glieli abbiamo messi in mano più volte...ma sono loro che proprio NON VOGLIONO o NON GLI FREGA!

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  7. Io ammetto candidamente che parto dal presupposto che potrei anche risparmiare le forze che richiede una conversazione, che la persona davanti a me al 99,9 % non capirà, non ascolterà, non ricorderà, non se ne interesserà. Detto ciò ci provo lo stesso perchè mi sono scoperta testarda, già a 37 anni appena fatti oltre ad essermi accorta di esser curiosa (nel senso buono del termine, non che mi impiccio) sono pure cocciuta !
    aggiungo anche che quando mi va' il sangue alla testa dico cose che potrebbero far impallidire un santo, me ne vergogno ammetto ma la ingua tagliente mi è stata donata con nel pacchetto all inclusive !

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  8. E soprattutto " Si è ascoltato sufficientemente"? Io sto imparando ad ascoltare di più, ero una di quelle che parlava...parlava...

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